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24
Ago

La lana di yak: il nuovo cachemire?

yak band

Avete mai sentito parlare dello yak? in questo periodo va molto di moda perché legato a un discorso di "vestire critico" (cioè il vestire unendo i temi dell'ecologia a quelli dell'eticità nei modelli produttivi e nella commercializzazione) perché il suo pelo viene utilizzato per l'abbigliamento in maniera totalmente eco-friendly. Comunque, ve lo presento.

Lo yak, detto anche bue tibetano, è un gigantesco bue che vive nelle montagne asiatiche e il cui nome in Occidente dice ben poco: lo si può trovare sull’altopiano del Tibet, nel Pamir e alle pendici dell’Himalaya, fino a 6.000 metri di altitudine. Usato dalle popolazioni locali per il latte e per la lana, viene molto curato e vive a stretto contatto con loro. È un animale sacro, dunque intoccabile fino a quando non muore (ovviamente per cause naturali). Ha una folta pelliccia con lunghi peli con gradazioni di colore tra il marrone scuro e il nero.

E’ l’unico animale da cui si ricava il fiocco di lana pettinando il manto. Il suo mantello, d’ inverno, infatti, libera un pelo che in primavera viene raccolto dalle popolazioni locali e lavorato per trasformarsi in un filato nobile da una parte pregiato e caldissimo, dall’altra particolarmente robusto. E’ anche molto morbido e soffice, per questo ha un aspetto simile al cachemire.

Per la raccolta della lana non si reca nessun danno o disturbo allo Yak, inoltre, in molti villaggi del Tibet e della Mongolia, i prodotti creati con la lana di yak danno lavoro e sostegno a tutti gli abitanti: vengono qui creati laboratori di sartoria, scuole e centri di formazione. In più è un prodotto ecosostenibile poiché a differenza delle capre del cashmere non è causa di desertificazione. Il tutto nonostante il quantitativo disponibile di fiocco ricavato dallo yak sia limitato.

yak band 2

La fibra di yak può davvero essere un'ottima alternativa ecologica, sostenibile e soprattutto di qualità, al cachemire. Ma questa non dovrebbe risultare una sorpresa. Di colore naturale bruno, è calda, molto leggera, soffice e resistente.

yak 3

In Italia la lana di yak è stata filata per la prima volta dalla Maeko, azienda da sempre impegnata nei tessuti naturali ed ecosostenibili. La Maeko acquista il fiocco direttamente alla fonte e si occupa in prima persona della filatura.

Per chi vuole cambiare, ma forse non è ancora pronto per il vegetale tipo canapa, crabyon, bambù, ortica o soia.

Prodotto fornito da Maeko

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